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La vita nei Rioni Sassi raccontata da un artigiano |
Gli oggetti utilizzati dai nostri antenati per i lavori e i momenti ludici sono un grosso patrimonio culturale oggi riprodotti in ceramica, tufo o terracotta dai vari artigiani che hanno fatto "dell'arte dei pastori" di un tempo, un loro stile di lavoro.
L'uso sapiente delle mani nel plasmare materiali ostili come il ferro, il legno, la ceramica o la terracotta è stato tramandato sin nei giorni nostri regalandoci le emozioni di un tempo.
I vari laboratori, dislocati lungo le vie dei Rioni Sassi, espongono tutti gli oggetti che un tempo contornavano la vita dei nostri antenati.
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II cucù |
I fischietti hanno sempre avuto un grosso valore scaramentico. Un tempo venivano murati nei camini per allontanare dalle abitazioni gli spiriti maligni e sempre per la stessa ragione venivano posti sulle culle dei neonati non ancora battezzati.
I figli maschi ne ricevevano uno in dono, in tenera età, come augurio di futura fertilità.
Per ogni luogo aveva una decorazione e delle forme diverse per contraddistinguere il proprio tradizionale fischietto.
Nella nostra città veniva chiamato CUCU' ed ha la forma stilizzata di un gallo con una colorazione in genere bitonale. Un tempo veniva regalato ai bambini il giorno di Pasquetta ma, secondo un'altra tradizione, erail simbolo di una promessa d'amore.
Più il cucù era decorato più era grande la promessa.
Il nostro cucù era quindi non solo un chiassoso e decorato giocattolo ma anche un simbolo carico di significato.
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I timbri del pane |

Il timbro del pane veniva utilizzato per marchiare il pane lavorato in ogni casa e cotto nel forno comune.
Oggi è da ritenersi a buon diritto "l'oggetto emblematico della produzione artigianale lucana", in quanto simbolo di quel meraviglioso e irrestibile microcosmo del vicinato con il suo organizzare l'economia della vita quotidiana, per un lungo scorrere di secoli.
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Le pupe |
L'arte dei pastori del materano, che rientra nel grande filone dell'arte popolare , resta sempre indissolubilmente legata alle necessità della vita. I pastori intagliavano pezzi di legno con oggetti di fortuna, per produrre utensili, giochi per bambini o matrici. La nostra pupa è il frutto dell'ingegno pastorale. Nella matrice in legno, infatti, si colava il "caciocavallo", che una volta indurito veniva utilizzato o per decorare le tavole nei giorni di festa o veniva dato ai bambini come gioco, così che essi potessero tranquillamente masticare o ingerire il prodotto. Questo oggetto aveva quindi una doppia funzione: rinforzare le gengive dei bambini con la crosta e nutrire i bambini rinforzando le ossa col calcio cntenuto nel formaggio.
Il vestito della pupa, attualmente riprodotto i terracotta, viene decorato con i colori più disparati riprendendo la tradizione popolare che vedeva le nostre donne indossare, per ragioni economiche, tutto ciò che di nuovo c'era in casa, da qui il nome di pacchiana.
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All'interno del laboratorio potrete osservare, in modo del tutto gratuito la riproduzione della stalla e di tutti quegli oggetti che venivano utilizzati per i lavori quotidiani. Di seguito alcune foto.
 
Per informazioni:
Il Bottegaccio S.a.S. di Daddiego Mario e c.
Via Madonna dell'Idris, 10/11
tel. +39 0835 311158
mailto: info@ilbottegaccio.it
http://www.ilbottegaccio.it
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